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La Confraternita di Misericordia, presente a Borgo San Lorenzo dal 1847, si trasferisce nel 1904 nella nuova Sede appositamente costruita su progetto dell’ingegnere Niccolò Niccolai.

 

Attigua alla Sede vi è la Cappella (o Oratorio),  nella quale è possibile osservare opere uscite nel corso di diversi anni dalle Fornaci San Lorenzo o prodotte singolarmente da membri della famiglia Chini.

 

L’apparato decorativo della Cappella si è via via ampliato grazie ai contributi di Confratelli o di famiglie borghigiane che, annualmente, spesso in occasione della festa di San Sebastiano (20 gennaio) donavano gli arredi che ancora mancavano.

 

Gli arredi così gradualmente acquisiti, conservati quasi per intero e spesso nella loro collocazione originale, ci permettono anche di constatarne la varietà qualitativa e quantitativa, poiché la Manifattura Chini non produceva solo ceramiche ma anche pitture e vetri e con la collaborazione dei singoli decoratori riesce praticamente a “firmare” l’intera decorazione dell’ Oratorio garantendo così, pur nella varietà dei recuperi, una buona unitarietà.

 

Nel 1913, per la festa di San Sebastiano, viene posta sull’altare laterale DI SINISTRA l’immagine di San Giuseppe col bambino; l’immagine è donata da alcuni Confratelli della Misericordia ed è realizzata dalle Fornaci San Lorenzo. Stilisticamente è un’opera del tutto affine all’altra, posta sull’altare di destra, con la Madonna; ma questa terracotta presenta in maniera del tutto originale l’immagine di San Giuseppe, da solo, col bambino Gesù, rappresentazione inedita nel repertorio iconografico rinascimentale cui certamente ci si è ispirati. 

 

 

 

1giuseppe

 

 

 

Nel 1913 al centro dell’arco dell’altare, in concomitanza con l’altare destro, viene posto lo stemma della Misericordia entro ghirlande di frutta.

 

Sull’altare fa bella mostra di se uno dei due angeli reggicero. Concludono l’arredo dell’altare due candelabri in legno dipinto di bianco e con dorature sulla base e lungo il fusto.

 

 

                        altare-san-giuseppe                                                                  volta-cappella

 

 

Interessante la modalità utilizzata per unire tra loro i due altari, quello di destra e quello di sinistra: un arco ampio che fa da transetto e collega la navata con l’abside; la volta dell’arco è rivestita di una decorazione a piccoli quadri con al loro interno 2 diversi motivi decorativi; questo disegno lineare e geometrico rende la volta perfettamente integrata allo stile dell’edificio.