L’INTERVISTA
BORGO SAN LORENZO – Oggi, domenica 20 gennaio, la Misericordia di Borgo San Lorenzo è in festa. Della situazione della Confraternita borghigiana ne parliamo col suo Provveditore, Umberto Banchi.
La festa annuale è tempo di bilanci. Come va la Misericordia borghigiana?
Bilancio positivo anche se i problemi non mancano, ma nel giorno della Festa è bene essere propositivi. Ci sono gli altri 364 giorni per pensare ai problemi. E poi poter parlare ancora di un bel numero di volontari che si muovono nel nostro territorio perché credono che il Vangelo sia la migliore prospettiva per il futuro, direi che è davvero meraviglioso. Serve a tutti avere vicino azioni sante, positive, che in umiltà sappiano esaltare il bene che c’è e che tanti desiderano. Io credo che la nostra società civile sia pervasa da troppo pessimismo, troppa paura. Agiamo da Santi, facciamo opere di bene, e credo che tutti ne trarremo immediatamente un beneficio.
Parliamo dei volontari. Sufficienti? Problemi?
I volontari sono sempre pochi ! E ogni giorno ci sono maggiori necessità perché persone che soffrono, sole, ammalate, che non hanno mezzi economici, ce ne sono sempre di più. Ma con i nuovi mezzi che abbiamo acquistato a metano (scelta ecologica) e qualche confratello o consorella a disposizione riusciamo a fare ogni giorno più di 20 servizi (trasporti attrezzati e non) per ospedali, visite, ricoveri, dimissioni ecc.. e poi c’è tutto il resto: il 118, la Protezione Civile, il Banco Alimentare, i Fratres, il Punto Famiglia, Il Microcredito, i Progetti come Spazio Alzheimer e Mugello Solidale, senza dimenticarsi della Fondazione che continua a fare visite gratuite a chi non può pagarsele o funerali ai non abbienti, nello spirito proprio della Misericordia. Problemi? Si io vorrei si percepisse il tentativo di aprire ancora di più le porte dell’Associazione affinché ogni persona di buona volontà possa sentirsi accolta, apprezzata se intende venire a fare del bene. Noi siamo qui, da 172 anni, venite a trovarci, vincete l’imbarazzo. Come i confratelli di Firenzuola anch’io rivolgo un appello: vedo spesso persone, in paese, che stanno bene, pensionati con pochi impegni …. Venite amici, abbiamo bisogno proprio di voi, di ciascuno di voi. Fare il bene non potrà che ringiovanirvi.
Quali sono le iniziative e i servizi a tuo giudizio più significativi?
Sono felice per la “breccia” che abbiamo aperto sul problema dell’Alzheimer e le malattie senili. Nessuno fino a 4 anni fa se ne occupava. Oggi alcune previsioni fanno prevedere che tante famiglie potrebbero trovarsi un ammalato di malattie senili in casa. Finalmente se n’è accorta anche la Regione Toscana che ci finanzia il Progetto con una piccola ma utile cifra. E il progetto funziona perchè fa bene alle famiglie e agli ammalati. Martedi prossimo, poi, faremo la prima lezione di un corso informativo su questo problema. Tutto gratuito, ovviamente, chi vuole può venire.
Progetti per il futuro?
Irrobustire ciò che c’è al servizio della gente: i Progetti, i Servizi ambulatoriali e Sociali, quelli per i nascosti e lontani che soffrono, alla gente dimenticata, le persone con handicap ad esempio: per queste abbiamo cominciato una nuova attività in collaborazione con l’ UNITALSI per far passare loro una domenica al mese assieme ai volontari; dall’altra parte chiedersi, adesso la sparo grossa, se servizi come l’emergenza 118 sia ancora compatibile per la nostra Misericordia con le risorse che la Regione ci mette a disposizione: pochi sanno che questo servizio costa all’Associazione molte decine di migliaia di euri all’anno ! Quello che la Regione riconosce basta per i primi cinque, sei mesi, poi la spesa è tutta sulle nostre spalle. E perché continuare se abbiamo oneri, responsabilità, obblighi (le ambulanze, gli elettromedicali, la gestione dei mezzi ecc.. e poi tutta la formazione che serve) se poi a livello Regionale non ti danno neppure la metà di quello che spendi per fare una cosa che dovrebbero far loro (come in tutta Europa!) e se il Governo Centrale raddoppia la tassa IRES sulle ONLUS. No, fatemi capire: facciamo un servizio che dovresti far te, ci rimettiamo dei soldi e tu ci raddoppi le tasse? Ovviamente parlo per provocazione. Mai interromperò questo servizio: i nostri confratelli e consorelle sono ben lieti di farlo perché si accorgono quanto valga. Ma cominciamo a dare alle Associazioni quanto necessario, altrimenti molte dovranno smettere dopo aver dilapidato tutte le risorse in questo unico servizio !!!!
Su determinati servizi -ambulatoriali e funebri- oggi anche i privati sono sempre più presenti. Come vedi la situazione? Ci sono problemi nuovi? C’è qualcosa che vi contraddistingue?
Era impossibile pensare di rimanere in regime di monopolio in servizi come quello funebre o ambulatoriale. Nel primo caso brucia un po’ che chi ha lavorato con noi per una vita sia andato poi a farci concorrenza, ma pazienza, è un loro diritto. Nel secondo caso inevitabile visto l’arretrare importante di tanti servizi ASL. Noi vogliamo che tutti riconoscano le differenze: – siamo una onlus, per cui quando abbiamo recuperato gli stipendi dei dipendenti il resto lo reinvestiamo sui macchinari e sui servizi, qui non si arricchisce nessuno. – continuiamo, nascostamente, ad aiutare chi non può pagarsi cure e funerali. Non so se altri lo fanno. – facciamo servizi impegnandoci al meglio, perché le persone siano accolte, capite, sopportate persino. E svolgiamo servizi efficienti e ben fatti. Poi può succedere anche qualche inefficienza ma a chi non capita? Importante è che tra i vari competitor ci sia correttezza assoluta nello svolgere i propri servizi. Noi questo ci sentiamo di poterlo garantire ai nostri concorrenti. Mi aspetto altrettanto da loro.
L’intervista è di Paolo Guidotti, pubblicata su “Il Filo”.